Di Luciana Giorgetti
25 novembre 1960
3 sorelle vengono uccise nella Repubblica Domenicana perché ritenute rivoluzionarie.
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e che purtroppo ad oggi vede ancora donne subire violenze da uomini, in famiglia soprattutto.
Una parità che si comincia a cercare fin dai primissimi passi, in una famiglia che purtroppo, ancora oggi, nonostante i cosiddetti tempi moderni, è ancora di stampo patriarcale.
Non è la differenza tra nord e sud, o bianco e nero, o di religione, la violenza sulle donne è uguale ovunque nel mondo.
Psicologici e studiosi dei comportamenti, sostengono che questa violenza scaturisca da uomini cosiddetti narcisi, egocentrici, e poco inclini ad ammettere le loro debolezze.
Un identikit che sui social ormai spopola per spiegare l’archetipo del violentatore, ma anche per mettere in guardia noi donne da tipi come loro.
Donne è arrivato il narciso, stategli lontano…non vuole sentirsi dire no!
Eh già, perché il tutto, a quanto pare, parte da quel no che l’uomo non vuole sentire.
No non voglio, lo slogan di questa giornata.
Un no che però, non vale solo per un atto sessuale non voluto, ma un no anche per una richiesta che non vogliamo esaudire, o per una scelta che non vogliamo fare.
Tu non vali come lui
Tu non puoi perché sei femmina
Chissà quante volte ci sono state rivolte queste frasi, e chissà quante volte un nostro successo sia stato svalutato con l’esserci arrivate non per meritocrazia ma per altro.
Ecco la violenza, quella psicologica, che ci accompagna fin dagli albori, con genitori a cui bisogna ubbidire per tacito consenso, un tacito consenso che poi, purtroppo, ci si porterà dentro per violenze peggiori, perché nessuno ci ha insegnato a ribellarci.
Scarpe rosse, manifestazioni in piazza, incontri con esperti per imparare a gestire la rabbia…ma nessuno ad insegnare al proprio padre che sua figlia è uguale a suo figlio
“Le donne hanno il diritto di chiedere l’amore e il rispetto che meritano. Non siamo fatte x subire, ma x brillare con la nostra unicità ” (Jane Austin).