di KJJSPOILER ALERT

Ci sono molte cose da dire su un film apparentemente circondato soltanto dalla presenza mediatica di Margot Robbie e dal personaggio di Harley Quinn , divenuto popolare dopo il film ( scadente ) Suicide Squad del 2016.
Lunedì 3 Febbraio 2020 io ( KJJ ) e Angelo Chiodo siamo stati all’anteprima italiana milanese di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn grazie a Team World e Warner Bros Italia.
Premetto che le aspettative erano basse e si sono alzate. Il film mi ha molto divertito, sopratutto le scene di azione, nonostante sia un po’ tutto estremizzato – ma alla fine la DCcomics è tamarra si sa e ci sta.
Margot Robbie rompe lo schermo, è perfetta e credibile in ogni inquadratura… divertente, psyco, c’è tanto dei suoi personaggi dentro Harley Quinn: una bipolarità che è -forse- l’aspetto più approfondito del film.

Margot/Harley

Birds of Prey nasce dal successo/insuccesso di Suicide Squad e tutto un lungo dibattito MCU vs. DC che va avanti da quando Warner ha “provato” a inseguire la Marvel facendo film accelerati cioè schifezze epocali…
Unico elemento salvabile è stata la figura di Harley Quinn. Grazie sopratutto alla sua interprete Margot Robbie , ora all’apice della sua carriera da attrice, dopo aver ottenuto una nomination all’Oscar come migliore attrice protagonista per Tonya ( 2017 diretto da Craig Gillespie) ed ora per Bombshell ( 2019 diretto da Jay Roach ) come migliore attrice non protagonista. Margot riveste i panni della ormai ( spoiler ) ex- ragazza di Joker in un biopic tutto suo.
Le premesse non sono le migliori ma i trailers hanno suscitato un pò di hype in noi amanti nerd.
Il film è volutamente eccessivo e lo si accetta perchè contestualizzato in un universo fumettistico. Il problema sta nella sceneggiatura: scadente a livello dei personaggi che ruotano attorno alla protagonista – in questo caso Harley Quinn che sta una spanna sopra tutti ( forse per la superiorità estrema della sua interprete).
I personaggi vengono introdotti sempre nello stile di Suicide Squad con flashback improvvisi, voce di Harley fuori campo, ma in sé sono poco approfonditi in sequenze di azione velocizzate dove l’attenzione dello spettatore si rivolge a tutto tranne che a capire chi sono queste “amiche” della protagonista.
Da un lato va bene così, perchè ci dobbiamo concentrare su Harley.
Il film inizia con il racconto tramite espediente cartone animato che lei e Joker si sono lasciati – tecnica utilizza per non far vedere più Jared Leto. Nel corso del film scopriamo diverse cose su Harley; sul suo passato, la sua personalità ambigua, cattiva, a tratti buona ma pur sempre “una persona terribile”, come lei stessa si definisce.
Helena Bertinelli/Cacciatrice, Dinah Lance/Black Canary, Cassandra Cain , Renee Montoya, Victor Zsasz tutti personaggi che conosciamo bene grazie ai fumetti ma che nel film non convincono se non per le scene di combattimento ben coreografate.
Il peggiore ( vedo già un Razzie Awards per lui) è il villain del film. Black mask di Ewan McGregor…che ti succede Ewan – licenzia il tuo agente ti prego.

Birds of Prey

Ci sono cose da salvare. Margot è perfetta in ogni cosa che fa, ormai ha un rapporto con la camera da presa che rompe lo schermo. Credibile, funny, di una bravura equivalente alla sua bellezza… siamo a livelli importanti di un’attrice davvero promettente.
Le scene di lotta hanno delle coreografie ben curate e bizzarre al punto giusto, con l’utilizzo di location suggestive, su tutti un luna park abbandonato in puro stile Gotham. L’utilizzo della scenografia per combattere contro un armata creepy di criminali mascherati in stile Bayne anche se qui abbiamo Black Mask / Ewan McGregor che – ripeto – è davvero lontano dai ruoli a cui siamo stati abituati.

Momenti top:
-la iena Bruce
-Harley che inspira la “polvere magica” e combatte come braccio di ferro dopo aver mangiato gli spinaci.
Ringrazio Margot Robbie di esistere. Voto 6/7