di KJJ

Lo scorso 18 giugno l’iconico Magic Bus è stato rimosso dal Parco Nazionale di Denali, Alaska. Luogo “sacro” dove nel 1992 perse la vita Christopher McCandless, giovane ragazzo di 23 anni che finiti gli studi universitari, abbandonò la società e il mondo materialista per avventurarsi in un viaggio alla scoperta di se stesso con direzione Alaska.
Una scelta difficile, quella di rimuovere il Bus, presa dalle autorità locali che già da tempo pensavano di agire per impedire il numero oneroso di incidenti a carico di avventurieri inesperti che hanno rischiato – o perso – la vita, per raggiungere il Magic Bus.
La storia di Christopher McCandless è raccontata nel libro di Jon Krakauer , Nelle Terre Estreme, in pellicola da Sean Penn nel 2007 con il film Into the Wild.
Chris Alexander Supertramp – rappresenta un concetto di viaggio e di libertà a partire dalla figura dell’ hobo, il vagabondo senza meta: non importa dove stai andando l’importante è andare; quello che provi tra uno spostamento e l’altro, ritrovare il contatto diretto con la natura per capire meglio qualcosa dentro di noi, confrontandoci con la pietra nuda e cruda.

Into the wild – 2007

Incoraggiamo le persone a godersi in sicurezza le aree selvagge dell’Alaska e comprendiamo la presa che questo autobus ha avuto nell’immaginazione popolare. Le parole di Corri Feige, commissario per le risorse naturali dell’Alaska. Una decisione emotivamente difficile ma corretta per la pubblica sicurezza.
Il sentiero di circa 80 km non è adatto a tutti, guadare il fiume Teklanika di certo non a temperature piacevoli. Le avversità meteorologiche, il rischio di incontrare animali selvatici di grossa taglia….L’ultima disavventura riguarda proprio noi italiani: lo scorso febbraio sono stati coinvolti 5 nostri connazionali.

L’impatto di Chris e della sua storia è stato così forte da creare un vero pellegrinaggio al Magic Bus che non sarebbe mai potuto diventare meta turistica per il significato profondo che si portava dietro. Il senso agrodolce dell’immagine con l’elicottero dell’esercito US che porta via il Bus è un colpo al cuore … verso una destinazione ignota o forse la distruzione.
I viaggiatori che sono stati allo Stampede Trial 142 , si sono accampati li, qualcuno ha anche dormito all’interno del Bus e lasciato doni, oggetti di sopravvivenza per futuri esploratori. Libri, quaderni di viaggio, si poteva trovare la Bibbia che la madre di Chris gli regalò con tanto di dedica.
Era la cosa giusta da fare? … è stato fatto…. la questione principale riguarda le persone che hanno rischiato o perso la vita e non sono state poche. Personalmente fa molto male.
Ho letto Nelle Terre Estreme più di dieci anni fa e mi ha cambiato la vita; l’idea di poter raggiungere il Magic Bus è sempre stato quel sogno recondito al quale mi aggrappavo in caso di forte decadenza interiore, ma non lo ho mai fatto… perchè da solo avrei sicuramente fatto una brutta fine.
Negli anni tanti Travel Vlogger si sono avventurati con tanta preparazione e professionalità e hanno creato gruppi di viaggio organizzati per raggiungere il Magic Bus nel modo più sicuro possibile. Forse le cose sarebbero potute andare diversamente.

“Non dovremmo negare che l’essere nomadi ci ha sempre riempiti di gioia. Nella nostra mente viene associato alla fuga da storia, oppressione, legge e noiose coercizioni, alla libertà assoluta, e la strada ha sempre portato a Ovest. “

Christopher McCandless