di Angelo Chiodo

Un giorno diremo che, in Italia, nacque il più grande compositore di tutti i tempi….

Capace di dare il ritmo e suono anche solo al gesto della pistola che viene riposta nella fondina… l’uomo che è riuscito a rendere immortale, oltre a sé stesso, anche Clint Eastwood (parodiato addirittura anche in Ritorno al Futuro da Michael J. Fox).

Ennio Morricone nasce nel decennio successivo alla Prima Guerra mondiale e affianca la sua passione per il calcio (il suo soprannome era, curiosamente, Il Pistolero) a quella per la musica. Studia la tromba, strumento musicale che sarà sempre il suo mantra e che culminerà con la conoscenza di Michele Lacerenza e con quel capolavoro di colonna sonora di Per un pugno di dollari (1964).

Occhi piccoli, sguardo deciso e diretto verso l’obiettivo, si direbbe quasi un predatore che studia gli spartiti ed uno dei più fulgidi esempi della “vecchia guardia” della composizione e dello studio della musica. 

Oggi che la tecnologia ci propone surrogati di orchestre e programmi musicali che ci danno giusto solo il sapore della musica di un tempo, la memoria corre a questo genere di Maestri, veri nel vero senso parola, che hanno passato le loro nottate ingobbiti non su un pc a cercare il sound perfetto ma su leggii. Pulendo gli strumenti con le loro mani, sporcandosi mani e polsini con l’inchiostro di penna e calamaio, utilizzando fogli di carta ingiallita per scrivere e per leggere musiche che sono rimaste nella storia. Non è un eccesso di amore per il retrò ma è l’emblematica essenza di una volta a fare le cose con i mezzi a disposizione e con i budget limitati. Gli stessi budget limitati che lo costrinsero ad inventare un nuovo tipo di musica con effetti sonori, trombe,  il gracidare ricreato a mano… insomma una âge antique al massimo….

Vaste collaborazioni, specialmente con Sergio Leone, grandi opere e grande sensibilità artistica che gli valse due premi Oscar. Ma la cosa che colpisce è stata l’abilità di mantenere sempre una sorta di parvenza di semplicità, una sorta di presenza eterea che colpisce coloro che lo hanno conosciuto anche di persona.
Il rapporto con Tarantino inoltre ha confermato la sua peculiarità di compositore western con le colonne sonore di Kill Bill e di The Eightful Eight (per il quale vinse il suo secondo premio Oscar).

C’era una volta Ennio Morricone

Un altro pezzo di storia italiana se ne va e un altro maestro ci lascia… una favola a cavallo tra due secoli.
Una vita dedicata alla musica e alle colonne sonore che hanno descritto il nostro cinema con possenti composizioni per i film di Carlo Verdone ma che hanno descritto anche il cinema oltreoceano diventando quel simbolo di Made in Italy che tanto ci rende orgogliosi di essere italiani.

Ennio Morricone – C’era una Volta il West (In Concerto – Venezia 10.11.07)