di Laura Gaetano
E’ la notizia di oggi, quella che ci ha tolto il respiro per una frazione di secondo: è morto Ezio Bosso.
Ieri notte a Bologna: aveva 48 anni e una malattia neuro-degenerativa che ha cancellato il suo tutto.
Ezio Bosso era tutto…
…musicista, pianista, compositore, direttore d’orchestra, ma soprattuto era l’uomo che incarna l’uomo che combatte senza indietreggiare di fronte alla sofferenza, contro un male mortale.
Era il genio immerso nell’arte,
estraneo ai compromessi o a qualsiasi forma di banalizzazione perché animato da una energia superiore da condividere con il resto del mondo.
Era il dio,
nel suo modo unico e ineguagliabile di vivere, di suonare attraverso la musica l’anima dell’uomo, facendo palpitare i suoi sensi dentro l’emozione della creazione.

“… e’ questa la magia: chi scrive la musica, la scrive per lasciarla a qualcun altro…è un atto d’amore”
Ed è proprio questo sentimento, il più alto e nobile che ha reso Ezio invincibile: l’amore, la forza generatrice che salva, che sanifica e che lui ha voluto diffondere attraverso la musica, strumento universale, per abbracciare tutta l’umanità.